Matteo Bordone

Matteo Bordone

Chi sei e di che cosa ti occupi?

Sono un quarantenne di Varese. Vivo a Milano. Parlo di coltura pop, prodotti culturali e industriali, dai videogiochi alle lavatrici. L’ho fatto tanto alla radio, lo faccio sui giornali e in rete, e un pochino alla tv. Gli elettrodomestici sono gli ultimi arrivati, da qualche anno, da quando c’è Wired Italia. Alcuni pensano che non ne sappia a sufficienza di niente, occupandomi di così tanti argomenti, e forse hanno ragione. Io spero di saperne abbastanza per vedere quello che collega Bioshock, Ayn Rand e Florence & The Machine. A volte ci riesco, altre volte no. Ho due gatti e parecchi pesci. Strimpello il pianoforte. Ho un impianto hifi che si sente da dio e dei glicini sul balcone.

Quali strumenti usi per il tuo lavoro?

iMac per scrivere da casa, iPhone come iPhone, Macbook Air come portatile, Yamaha U3 come pianoforte, LFD come amplificatore, ciclidi come tipo di pesci. Poi c’è il kindle che è l’oggetto più gustoso degli ultimi tempi, perché non converge, non fa cento cose, ne fa una e la fa bene. Non devo rinunciare alla librità per avere la possibilità di leggere la posta, guardare un sito eccetera. Il kindle sacrifica il multitasking, sacrifica la convergenza per essere quello che serve, cioè un affare con sopra i libri che si legge bene e resta carico per settimane. La posizione di Amazon nel mercato editoriale mondiale è senza dubbio atipica, ma sono gli unici che hanno messo in piedi un sistema che funziona per le persone normali, tramite cui comprare e leggere libri in un modo nuovo e piacevole.

Quale software?

Scrivere è una cosa da poco. Non c’è una attività culturale di qualsiasi tipo che abbia un costo industriale più basso della scrittura. Al momento direi che a occhio la cosa più cara sono cinema e videogiochi, spesso i secondi più del primo; poi c’è la tv, poi la musica, infine i libri. Si scrive con software gratuiti, io uso Bean per mac. Poi uso Pixelmator per modificare le foto che metto sul blog con Wordpress, e ho più o meno finito. Flickr, twitter, facebook, quella roba lì.

Come miglioreresti quello che usi per lavorare?

Vorrei un mezza coda, anche se sono scarsissimo al pianoforte perché non mi esercito mai. Ma è tutta un’altra cosa, con il mezzacoda. Comunque non mi ci sta in casa, quindi lasciamo stare. Per il resto, vi dirò, sono abbastanza soddisfatto di quello che ho. Aspetto con una certa trepidazione le nuove console che usciranno a fine anno. Sono stufo della forma di quelle vecchie. Soprattutto l’Xbox 360, che sembra un traghetto. Vorrei che tornassero il blog Mondo Oltro e il tumblr Maciste, tutto questo non esiste. Anzi, non vorrei tornassero, ma vorrei che i tenutari si inventassero una cosa nuova che si porti dietro la stessa dose di intelligenza. Non so se il congiuntivo imperfetto retto dal condizionale di vorrei possa reggere un congiuntivo presente nella relativa, in latino sarebbe sbagliato, ma in italiano la consecutio non è matematica, boh. Grazie delle domande.

La scrivania di Matteo Bordone
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