Stefano Mazzocchi

Stefano Mazzocchi

Chi sei e di che cosa ti occupi?

Mi chiamo Stefano Mazzocchi. Ho 39 anni e sono sposato con Jessica e abbiamo un figlio di 3 anni di nome Matteo. Sono nato e cresciuto a Pavia ma da 10 anni vivo negli Stati Uniti, prima a Boston poi a Los Angeles. Sono un ingegnere elettronico di educazione ma un ingegnere informatico di vocazione. Da 4 anni lavoro a Google sul motore di ricerca. In particolare, in questo momento, gestisco il team che crea e supporta il software responsabile per la cura e il mantenimento del Knowledge Graph da parte di operatori umani. Sono arrivato a Google tramite l’acquisizione della start-up per cui lavoravo (Metaweb), acquisita da Google nel 2010. Prima di Metaweb, sono stato ricercatore al MIT a Boston per 5 anni lavorando nel campo del web semantico. E prima ancora, sono stato un accanito sostenitore e contributore volontario del software open source in particolare come membro dal 1999 e poi come direttore (per 2 anni) della Apache Software Foundation.

Quali strumenti usi per il tuo lavoro?

Ho due computer, un Apple MacBook Pro 15” retina display collegato ad un monitor HP da 30” (a casa) e un desktop HP con su Linux per programmare (senza schermo, in ufficio) che uso principalmente via SSH e con dischi montati su sshfs (a Google, è vietato avere codice sorgente su computer che non sono al sicuro in un ufficio). Ho uno smartphone Nexus 5 della LG con l’ultima versione di Android. Ho anche una iPad ma praticamente la usa solo mio figlio :-)

Quale software?

Nell’ultimo anno, con la crescita del mio team e delle mie responsabilità manageriali, spendo la maggioranza del mio tempo in email e video conferenza, rispettivamente in gmail e hangouts. Come web browser uso Chrome. Per scrivere documenti uso Google Docs e per scrivere codice uso principalmente Sublime Text 3 e, per Java, Eclipse. Per instant messaging, uso hangouts e IRC e Colloquy come client IRC.

Come miglioreresti gli strumenti che usi?

Il retina display del MacBook Pro è talmente di alta qualità che al confronto anche i monitor 30” più belli appaiono sgranati. Non vedo l’ora di poter comprare un monitor ad alta densità di pixel con almeno 27” di dimensione. La mia connessione ad internet da casa è 20Mbps/1Mbps che è ottima in download ma patetica in upload e rende le videoconferenze molto capricciose, specialmente se qualcuno a casa sta facendo altro sulla rete. Incrocio le dita per avere Google Fiber a Los Angeles ma chi lo sa. Passo troppo tempo con continue interruzioni quindi negli ultimi 6 mesi mi sono messo a ottimizzare la riduzione delle interruzioni nel mio lavoro quotidiano. Da pochi mesi uso il metodo pomodoro per migliorare la mia concentrazione e sembra funzionare (anche se sembra presto per sapere se il miglioramento è duraturo). Ho anche trovato una estensione per Chrome che mi permette di bloccare l’accesso a siti che voglio per 30 secondi, che inibisce a sufficienza la mia tendenza di andare a guardare se c’è posta ogni volta che devo aspettare anche solo 10 secondi per qualcosa che deve finire. Insomma, il lavoro di manager e di programmatore usano parti molto diverse del cervello e faccio fatica a tenerle entrambe bene allenate e trovare strumenti che aiutano è possibile ma richiede impegno.

About